Prepararsi alla primavera: il giusto approccio al cambiamento stagionale

Indice
- Introduzione
- L’importanza della luce e dell’attività all’aperto
- Alimentazione e depurazione
- Fitoembrioestratti e rimedi naturali
- Piante come fiori di Bach e fitoembrioestratti
- Le tossine nel soggetto allergico
Introduzione
Fra un mese circa sarà Primavera. È questo il momento di nuovi colori, di alimenti freschi, di fiori, di foglie, di energia verde. L’esplosione primaverile che ricominciamo a intravedere intorno a noi, sta accadendo anche nei nostri tessuti e nelle aree antiche del cervello. Senza che ce ne accorgiamo l’organismo sta vivendo la primavera che arriva.
L’importanza della luce e dell’attività all’aperto
La luce ha un’importanza fondamentale per il tessuto cerebrale e per le ossa: quindi è utile stare il più possibile all’aperto soprattutto nei parchi, nei giardini, in campagna, al mare, nei boschi. Riempirsi gli occhi di fiori, come le primule, le viole significa trasmettere immagini di fioritura, che dall’ipotalamo verranno poi irradiate negli organi.
I profumi a base di resina e di foglie assolutamente naturali, come la mirra, il rosmarino, l’incenso, la menta, stimolano le aree olfattive del cervello a liberare gli ormoni fondamentali per la rigenerazione dei tessuti. Poi, sempre importanti, sono i cibi depurativi sulla tavola, ogni giorno: spinaci, erbette, gramigna, cicoria, carciofo e cardo.
Alimentazione e depurazione
La depurazione, o meglio, la detossificazione, è uno dei primi obiettivi della primavera. Lo sapevano bene gli antichi che, per aiutare il corpo ad affrontare in forze l’inizio della stagione della fioritura, soprattutto in concomitanza con l’equinozio di primavera, raccomandavano di seguire brevi periodi di alimentazione leggera, con soli vegetali crudi e acqua, di eseguire bagni e saune ma, soprattutto, di integrare la dieta con gli alimenti “spazzini”.
I succhi di erbe dei prati, gli ortaggi, i cereali integrali in chicco, il kefir, “spazzolano” delicatamente le pareti intestinali, meglio ancora se accompagnati a probiotici, fonte di sostanze vive e vitali che rigenerano l’organismo nella sua totalità.
Se queste tossine non vengono eliminate, favoriscono uno stato infiammatorio latente, che sottrae energia ai processi del risveglio primaverile ed è alla base dei fenomeni allergici.
Spesso, infatti, è proprio all’inizio della primavera che si avverte un calo delle forze psichiche e fisiche, questo rende deboli e più esposti ai malanni di stagione. La chiamano “sindrome del risveglio” ed è spesso la spia di un organismo debilitato, che affronta con difficoltà il passaggio alla primavera.
Rimedi naturali
Nella visione psicosomatica utilizzare prodotti che provengono dalla Natura, come i fitoembrioestratti, significa intervenire sia sul disturbo fisiologico che sulla causa che origina nella mente.
Per evitare disturbi più seri, a causa delle scorie non drenate, ci vengono in soccorso i fitoembrioestratti di Betulla Verrucosa e Mirtillo Nero.
Il compito di liberare il corpo dalle scorie che intasano organi e tessuti, spetta alla Linfa di Betulla, un’autentica miniera di resine, flavonoidi, vitamina C, sali ed enzimi che rinnovano tutte le funzioni metaboliche. Alla Betulla è essenziale poi abbinare un buon ricostituente: l’ideale è il Mirtillo nero, che, grazie alla sua ricchezza in antociani, tonifica e rigenera circolazione e mucose.
Questi due fitoembrioestratti, utilizzati insieme, contrastano la gotta, tonificano reni ed ossa – i minerali contenuti nella Betulla ripuliscono reni e midollo da scorie e ristagni responsabili delle infiammazioni – e favoriscono il drenaggio di sangue e vasi.
Gli antiossidanti presenti nel mirtillo rinforzano inoltre retina e capillari oculari, prevenendo i cali di vista.
Un altro ottimo alleato è il Ribes nero. Il Ribes nero promuove la depurazione del sangue, stimolando l’eliminazione delle tossine dall’organismo accumulate con l’alimentazione, contrastando la formazione di colesterolo cattivo, soprattutto quando estratto dai semi e utilizzato in forma oleosa.
Il Ribes nero rappresenta una valida alternativa al cortisone, perché agisce stimolando la corteccia surrenale a secernere cortisolo ematico naturale, che inibisce i processi infiammatori senza produrre gli effetti dannosi del cortisone farmacologico (ulcere gastriche, iperglicemia, ritenzione idrica e ipertensione) contrastando infiammazioni articolari, reumatismi e artrosi.
In caso di allergie primaverili, si può potenziare la sua attività, associandolo a Rosmarino e Ginepro dalla forte attività detossinante del fegato.
Ma, in primavera, affinché ci si apra al nuovo e alla fioritura, anche la mente va ripulita e rigenerata.
E a questo scopo ci vengono in soccorso i fiori di Bach.
Il Melo (Crab Apple), come fiore di Bach è il rimedio della depurazione, libera da pensieri ossessivi di paura, sporco o contaminazione.
Il soggetto Crab Apple ha un forte bisogno di detossificarsi anche da sé stesso e rifiorire, ripulito e nuovo. Come fitoembrioestratto il Melo risulta essere di grande aiuto nel Risveglio, nella presa di coscienza. Rafforza il sistema endocrino e può migliorare la fertilità.
L’Agrimonia è nota per le sue proprietà depurative e astringenti, utili per il benessere del fegato e dell’apparato digerente. Viene impiegata anche per alleviare disturbi infiammatori della gola e della pelle.
Rock Water, l’acqua dei fiori di Bach, scioglie le rigidità, permettendo il fluire del piacere, della gioia e del rinnovamento.
L’Ippocastano (White Chestnut) è noto per le sue proprietà depurative e detossificanti, grazie alla capacità di migliorare la circolazione sanguigna e stimolare il drenaggio dei liquidi in eccesso. È spesso utilizzato per alleviare gonfiori e ritenzione idrica, favorendo una naturale pulizia dell’organismo. Come fiore di Bach si usa quando si è ossessionati da pensieri ricorrenti perché libera e alleggerisce la mente ridonando tranquillità mentale.
Il Noce (Walnut) possiede proprietà depurative e detossificanti, grazie alla presenza di antiossidanti e acidi grassi omega-3 che supportano la salute del fegato e favoriscono l’eliminazione delle tossine. Inoltre, aiuta a migliorare la digestione e rinforza il sistema immunitario. Come fiore di Bach si utilizza nelle fasi di cambiamento della vita che si accompagnano a disagio o scarsa capacità di adattamento. Permette di accettare serenamente gli inevitabili cambiamenti e trasformarli in nuove opportunità di vita.
La Rosa canina (Wild Rose),
a primavera agisce come una sorta di stimolante “floreale” del corpo e della mente. Può essere di grande giovamento a chi si sente stanco e avverte cali di pressione, diminuzione dell’appetito, dell’entusiasmo e della vitalità. Indicato quando la rassegnazione sconfina nell’apatia.
Il rimedio aiuta a rimettere in moto il metabolismo e riaccende l’interesse per la vita.
Wild Rose si dimostra inoltre un ottimo supporto per le persone anziane poco reattive agli stimoli esterni, e può essere efficacemente associato a qualunque altra terapia.
La Rosa canina, ricchissima di vitamina C e flavonoidi dalle proprietà astringenti, antinfiammatorie e antistaminiche, utilizzata come fitoembrioestratto, risulta utile nelle allergie alimentari, per modulare le difese immunitarie, sfiammare l’intestino e favorire il drenaggio.
Le tossine nel soggetto allergico secondo la visione psicosomatica
La primavera è un momento ideale per concentrarsi su un’alimentazione sana e depurativa, specialmente per chi soffre di allergie. Le tossine accumulate durante l’inverno, infatti, possono aggravare le reazioni allergiche, influenzando negativamente il sistema immunitario.
A livello psicosomatico, le allergie possono anche riflettere una difficoltà a “liberarsi” di emozioni o situazioni che non vengono espresse o elaborate. Un’alimentazione che favorisce la depurazione aiuta non solo il corpo a eliminare queste tossine fisiche, ma anche la mente, creando uno spazio per affrontare eventuali blocchi emotivi o psicologici legati alla stagione.
AUTRICE: DR.SSA MARIA SABINA BITTI
La Dottoressa Maria Sabina Bitti è un medico chirurgo specialista in Otorinolaringoiatria.
Si Laurea in Medicina e Chirurgia nel 1992 presso l’Università degli Studi di Sassari. Nel Dicembre del 1996 si specializza in Otorinolaringoiatria presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia – Università degli Studi di Sassari.
Dal 2000 studia Agopuntura Auricolare e Somatica, secondo la Medicina Tradizionale Cinese e l’Elettroagopuntura secondo VOLL (EAV), con cui effettua test per le intolleranze alimentari.
Approfondisce gli Studi della Medicina Olistica, in particolare seguendo dei corsi di Floriterapia di Bach e fiori australiani, Neuralterapia secondo HUNEKE, ElectroNeuroFeedback (ENF), Terapia Chelante, Metodo Coimbra per le patologie autoimmuni.Svolge la sua attività ambulatoriale nello studio medico di Sassari
Per maggiori informazioni di seguito i miei contatti :
Dott.ssa Maria Sabina Bitti
07100 Sassari (SS)
tel.347/6225683