LA MICROCIRCOLAZIONE E LE SUE PATOLOGIE

Articolo promosso da: Studio Kiness Dr. Marco Angius | Fonte: Fisioterapia Italia

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Negli ultimi tempi, nel mondo medico, si sta prestando sempre più attenzione al ruolo della “microcircolazione” poiché una sua compromissione sembra essere alla base, come concausa o come attore principale, di moltissimi processi patologici.

La microcircolazione sembra essere coinvolta nello sviluppo e nel mantenimento di patologie che interessano tutti gli ambiti della medicina generale e specialistica: oncologia, reumatologia, ortopedia, neurologia, medicina interna, sono solo alcune delle discipline in cui si trova coinvolta.

Vediamo ora cosa significa il termine “microcircolazione” e come può incidere sulla qualità della vita e sulla nostra salute.

Di cosa parliamo quando ci riferiamo alla microcircolazione?

La microcircolazione rappresenta la componente principe della circolazione sanguigna. Il microcircolo è costituito dalla complessa rete capillare, in cui si incontrano circolo arterioso e circolo venoso e in cui avviene una funzione fondamentale: da una parte portare ossigeno, nutrienti e principi attivi dei farmaci ai tessuti e agli organi (microcircolo arterioso), dallʼaltra ripulire gli stessi dalle tossine e dalle sostanze di scarto che ostacolano il normale flusso ematico e, quindi, la salute del nostro corpo.

Man mano che ci allontaniamo dal cuore, le arterie (sangue ricco di ossigeno) si fanno sempre più piccole terminando nei capillari, il punto di passaggio alla circolazione venosa che attraverso le grosse vene (povere di ossigeno) tornano al cuore per far ripartire il circolo. Pensate che circa il 74% dell’apparato circolatorio è costituito dalla fitta rete di capillari e solo per 11,5% dalle arterie e per il 14,5% dalle vene.

 

Come può essere compromessa la microcircolazione?

La microcircolazione può essere compromessa da numerosi fattori, alcuni inesorabili come il normale invecchiamento dellʼorganismo, altri evitabili come uno stile di vita scorretto e tutte le problematiche che ne conseguono.

Un requisito fondamentale per avere una buona microcircolazione è la condizione dei vasi che dovrebbero essere flessibili, elastici e privi di depositi (es. calcio). Tuttavia in molti soggetti ci si trova in presenza di processi patologici, come lʼateriosclerosi, che rendono i vasi progressivamente più rigidi e di calibro ridotto.

Il normale invecchiamento del nostro organismo sicuramente è una possibile causa di questi disturbi (lʼateriosclerosi si manifesta pressoché in tutti gli anziani), mentre le altre cause vanno ricercate, oltre che negli stati patologici diagnosticati (es. diabete, disfunzioni della tiroide, insufficienza renale cronica), nello stile di vita e nelle sue implicazioni:

  • sedentarietà;
  • fumo;
  • alcool;
  • droghe;
  • disturbi della sfera psico-emotiva (stress, ansia, depressione);
  • alimentazione scorretta (infiammazione sistemica di basso grado);
  • sovrappeso e obesità;
  • ipertensione;
  • alti livelli di colesterolo cattivo (LDL) e trigliceridi.

 

Quali possono essere le conseguenze di una cattiva microcircolazione?

  • Indebolimento delle difese immunitarie: il nostro corpo risulta più vulnerabile a infezioni di batteri e virus;
  • aumento dello stress ossidativo: accelerazione nella formazione dei radicali liberi, portando alla morte cellulare e allo sviluppo di tumori;
  • invecchimento della pelle;
  • patologie croniche a carico di organi e apparati: limitazioni funzionali e disturbi cronici d’organo;
  • conseguenze negative e peggiorative di patologie già presenti;
  • debolezza e stanchezza croniche;
  • rallentamento nei processi riparativi e di guarigione, con possibili continui ritardi di cicatrizzazione delle ferite;
  • sviluppo di malattie metaboliche come Sindrome metabolica, Diabete e Gotta;
  • ridotta efficacia nell’azione degli integratori alimentari e dei principi attivi dei farmaci sul tessuto bersaglio;
  • sviluppo di sindromi da carenza di vitamine e sali minerali a causa della difficoltà di raggiungimento del tessuto target;
  • ridotta soglia di sopportazione a qualsiasi forma di stress a cui sottoponiamo il nostro corpo: lo stress può pregiudicare più rapidamente la nostra salute portando alla depressione generale delle funzioni psico-fisiche;
  • aumento del rischio cardiovascolare con aterosclerosi, trombosi, embolie, ictus, ischemie cerebrali, infarti cardiaci; disturbi muscoloscheletrici con dolore, rigidità e riduzione della mobilità.

Un caso: il diabete

Il Diabete mellito è una malattia cronica caratterizzata da un eccesso di zuccheri (glucosio) nel sangue, nota come iperglicemia, la quale può essere causata da un’insufficiente produzione di insulina (ossia l’ormone che regola il livello di glucosio nel sangue) o da una sua inadeguata azione. Il tipi più comuni di diabete sono quello congenito di origine autoimmune (tipo I) o acquisito (tipo II). La costante iperglicemia aumenta il rischio di complicanze vascolari ai vasi di grosso calibro e, sopratutto, ai piccoli capillari, compromettendo la microcircolazione.

In ragione di questo e soprattuto dell’importanza che riveste la microcircolazione nell’apporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti di tutto il nostro corpo, l’impatto di una sua compromissione cronica può portare a conseguenze molto importanti:

  • Retinopatia diabetica, danni oculari con interessamento della retina che comporta limitazioni della capacità visiva fino alla cecità;
  • Nefropatia diabetica, compromissione della funzionalità renale fino, in casi estremi, alla necessità di dialisi;
  • Neuropatia diabetica, degenerazione del sistema nervoso periferico con formicolii, intorpidimenti, perdita del senso della posizione, anestesia delle mani e dei piedi e disturbi nella percezione del dolore (può formarsi un’ulcera senza accorgersene);
  • Piede diabetico, la riduzione dell’afflusso di sangue agli arti inferiori favorisce la formazione delle ulcere cutanee e la scarsa cicatrizzazione delle stesse e delle ferite in genere possono portare al piede diabetico con infezione e possibili amputazioni di parti più o meno estese del piede.

Come posso migliorare la microcircolazione per poter prevenire tutte queste importanti problematiche?

Molte sono le misure da dover adottare per migliorare la microcircolazione; essenzialmente riattivarla e lavorare sulle cause e i fattori di rischio di cui abbiamo parlato in precedenza.

Questi però sono i punti cardine su cui vale davvero la pena puntare:

  1. opportuno trattamento medico degli stati patologi presenti (es. diabete mellito, ipertensione arteriosa, colesterolo cattivo alto);
  2. correzione dello stile di vita, smettere di fumare e iniziare a svolgere attività fisica regolarmente per rimettere in moto il sistema e mantenerlo funzionante;
  3. correzione delle abitudini nutrizionali, alimentazione e integrazione dovrebbero essere alla base del vostro stile di vita per ottenere il corretto apporto di vitamine e minerali per favorire la cellula e i processi metabolici;
  4. utilizzare Terapia Fisica Vascolare, attraverso l’applicazione di campi magnetici ultradeboli a particolari frequenze, si può agire per riequilibrare la microcircolazione, favorendo salute e benessere.

La terapia fisica vascolare è un’evoluzione di decenni di studi sui campi magnetici ed è ora in grado di dare un importante contributo in numerosi stati patologici, come nel trattamento del dolore, dell’insonnia, nel recupero post-chirurgia, e in tutte quelle malattie croniche come diabete, psoriasi, artrite reumatoide e disfunzioni tiroidee.

A seconda del quadro clinico, la terapia fisica vascolare può essere effettuata su tutto il corpo per il miglioramento generale del microcircolo, oppure anche solo a livello locale per stimolare selettivamente i vasi di un distretto specifico. La terapia si può effettuare comodamente a casa e deve essere applicata con costanza, tutti i giorni, di modo da mantenere livelli ottimali di salute. Possiamo facilmente comprendere quanto una circolazione sanguigna priva di disturbi e rallentamenti sia essenziale per il mantenimento della nostra salute.

Se il microcircolo non funziona in modo affidabile in un determinato distretto corporeo, viene pregiudicato lo scambio di sostanze tra il sangue e i tessuti. Ciò significa che in determinate condizioni le cellule non riescono ad essere rifornite a sufficienza di ossigeno e nutrienti, e i prodotti di scarto non vengono espulsi in maniera adeguata. Tutto ciò danneggia il funzionamento e l’efficienza delle cellule e degli apparati interessati. Si può anche affermare che le condizioni di funzionamento di un apparato vengono determinate in gran parte dalle condizioni di funzionamento del relativo microcircolo.

Abbiamo capito che vi sono molti fattori che possono influenzare la microcircoazione (primi fra tutti lo stile di vita, il fumo, la sedentarietà e il fattore nutrizionale) che, se modificati, possono donarti salute e benessere. Eʼ stato brevemente descritto un caso clinico, quello della persona diabetica, per farvi cogliere e capire più chiaramente lʼimportanza della microcircolazione e lʼentità dei danni che può provocare. Questo dovrebbe farci riflettere. Siamo venuti a conoscenza dellʼesistenza della terapia vascolare e dei suoi numerosi benefici, nonchè della comodità di poter essere utilizzata in autonomia a casa propria, diventando così un valido supporto nella nostra vita di tutti i giorni.

Posso solo che lasciarvi con questa meravigliosa definizione di salute:

“La salute è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplicemente l’assenza di malattia o infermità”.

(Organizzazione Mondiale della Sanità)

Articolo promosso da: Studio Kiness Dr. Marco Angius | Fonte: Fisioterapia Italia

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